Le biciclette di De Magistris

Via Pietro Colletta 17.01.2013 (foto Angelo Auriemma)Alcune sono delle macchie bianche sulla strada, altre sono scomparse sotto le auto parcheggiate, altre ancora sepolte sotto la spazzatura.  Sono le biciclette stilizzate, di colore bianco, che sono state tracciate con la vernice lungo tutte le strade napoletane, per segnare il percorso di una pista ciclabile che doveva attraversare tutta la città.

Quella che presuntuosamente era stata definita pista ciclabile, non è niente altro che una inutile teoria di graffiti disegnati per terra, che non portano da nessuna parte. In una città senza un decente trasporto pubblico, inaccessibile ai disabili, agli anziani e perfino alle mamme con i carrozzini, sono molto pochi i ciclisti. D’altra parte, se qualcuno avesse voluto provare quella pista avrebbe avuto una brutta sorpresa, perché chi le ha disegnate, lo ha fatto in maniera tanto sciatta da disseminare quei simboli alla rinfusa, seguendo criteri discutibili.

Gli esempi nella Quarta Municipalità non mancano: quello attorno a Castel Capuano è emblematico. Nel tratto rialzato di Via Pietro Colletta, che segue il lato destro del vecchio Palazzo di Giustizia, delimitato da una balaustra arrugginita e cadente, su cui sostano le auto in divieto, sono disegnate molte biciclette, prima sul lato destro e poi, cambiando repentinamente, sul lato sinistro. Purtroppo, questo tracciato occasionale finisce nella spazzatura depositata nell’ultimo tratto del percorso, proprio quando le biciclette bianche indicano la direzione di Via Tribunali.

E’ sicuro che nessun ciclista è mai passato di la per andare al centro. La pista ciclabile, la  ZTL, il Lungomare liberato, sono gli elementi che contraddistinguono la nuova Napoli di De Magistris. La città in cui i cittadini avrebbero potuto muoversi liberi e senza smog. Una nuova città, dove vivere senza il degrado dei cumuli di spazzatura non raccolta. Era un bel sogno, quello, a cui tutti abbiamo voluto credere, ma era un sogno e tale è rimasto.

FOTO: Via Pietro Colletta 17.01.2013 (foto Angelo Auriemma)

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