Napoli 12 aprile – La protesta andata in scena il 10 aprile scorso, da parte dei cittadini partenopei, davanti Palazzo San Giacomo, ha avuto una escalation di toni fino a raggiungere quello da guerriglia urbana culminata con il lancio di petardi e bombe carta, in direzione del portone del palazzo del sindaco, coinvolgendo un mezzo dell’esercito preposto alla sorveglianza dell’ingresso.
Ad acuire gli animi dei cittadini e commercianti, in protesta per la ZTL, si sono uniti i Bros, il gruppo dei 150 disoccupati organizzati, il cui ultimo atto risale al passato 12 marzo con l’occupazione della sede della Provincia di Napoli, a Santa Maria La Nova, per chiedere un incontro con il presidente Antonio Pentangelo.
Il filo conduttore delle due manifestazioni è stato l’assenza di ascolto da parte delle istituzioni e dialogo. I disoccupati ed i cittadini esprimono lamentele per una ZTL, realizzata senza predisporre i necessari servizi collaterali come parcheggi e navette di raccordo utili a rendere la zona a traffico limitato una risorsa turistica per la città e non una limitazione per commercianti e gli abitanti della zona.
I manifestanti, riunitisi in corteo, si sono diretti verso Piazza Vittoria, paralizzando il traffico ed improntando un sit in in Via Arcoleo con la richiesta di ascolto da parte del sindaco De Magistris. La serrata dei negozi ha coinvolto in particolare le zone a sud della città, mentre nelle zone alte come Vomero e Rione Alto l’adesione è stata scarsa.
Di fatto la ZTL taglia in due la città e le proteste inascoltate di chi vive in quella zona si sono acuite con il crollo della palazzina fino agli episodi verificatisi ieri attraverso la manifestazione.
Il turismo ha subito un freno, come lamentano le Associazioni Guide Turistiche, perché a causa della limitazione del traffico del lungomare è impossibile transitare con i pullman turistici. La Ztl determina non solo disagi ai cittadini quindi, ma è un motivo in più per spingere i turisti a scegliere mete al di fuori del capoluogo campano. E la collocazione di giostrine sul lungomare Caracciolo, decisione deprecata da molti, non ha fatto altro che acuire la rabbia dei cittadini.
FOTO: tratta da ilmattino.it