Giovedì 11 aprile, presso il Circolo PD di Bagnoli, si è tenuta la presentazione del libro “La camorra e l’antiracket”, Felici Editore, di Nino Daniele e Antonio Di Florio, rispettivamente sindaco e comandante della tenenza dei carabinieri di Ercolano che, con il loro lavoro, hanno dimostrato che si può e si deve scegliere la legalità contro il crimine e la prepotenza. Il libro, che ha vinto il Premio Elsa Morante 2012 per l’impegno civile, è arricchito dal glossario antiracket di Tano Grasso, presidente onorario della FAI (Federazione antiracket italiana, ndr).
Riprendono così a Bagnoli, presso la sede del Circolo, dopo la lunga pausa dovuta alle primarie svolte in questi mesi dal Partito Democratico per la scelta dei propri candidati istituzionali e le politiche 2013, gli incontri culturali ed i seminari di approfondimento su temi di grande impatto sociali e politico.
L’evento dal titolo “Cultura della Legalità” ha avuto come ospiti l‘autore, Nino Daniele, il Segretario della Cgil Napoli Gianluca Daniele, il Deputato PD Giorgio Piccolo ed il Coordinatore Sel Campania Arturo Scotto. L’iniziativa è stata moderata dal Direttore della rivista Merqurio Antonio Vastarelli ed introdotta dal Segretario del Circolo Pasquale Vespa.
Il libro è un racconto di quanto accaduto nel periodo tra il 2003 ed il 2009, quando nella città di Ercolano, anni intrisi di sangue nel comune vesuviano per gli oltre 60 omicidi di camorra in una delle più cruenti faide tra clan che si ricordi in Campania, Nino Daniele e Antonio Di Florio iniziarono il loro lavoro di “liberazione” della città dalla camorra. Il comune degli scavi e delle ville vesuviane, lo ricordiamo, era in quegli anni dilaniato dallo scontro tra i due principali clan locali, Ascione e Birra. Droga e soprattutto estorsioni, con commercianti vessati dall’una o dall’altra cosca a seconda della loro collocazione geografica.
L‘introduzione del Segretario Pasquale Vespa ha preso spunto da una frase del filosofo Aldo Masullo riportata nel libro dall’autore. “Non si può vivere senza fiducia. Senza riceverne, ma soprattutto, senza darne.” “Ma la fiducia dei cittadini va conquistata quotidianamente con azioni concrete poste in essere dalla classe dirigente di questo paese – queste le parole di Vespa nella sua introduzione – come si fa a pensare di infondere fiducia se qui a Bagnoli, oggi, dopo venti anni di immobilismo e di sprechi di danaro pubblico, la magistratura ha posto sotto sequestro le aree dell’ex-Italsider, con la grave accusa di disastro ambientale. Sono anni che il quartiere attende una riqualificazione ambientale ed un rilancio economico a partire da queste aree – continua Vespa – ed ora il sequestro deciso per una grave negligenza nella conduzione delle operazioni di bonifica, come accertata dalla magistratura, impone uno stop che fa perdere le speranze di avere il doveroso risarcimento per la perdita di quel posto di lavoro subito da migliaia di operai, ormai venti anni fa”.
Il dibattito quindi, prendendo spunto dal libro, si è inevitabilmente ma anche doverosamente spostato sui temi dell’attualità locale e cittadina, con i riferimenti al rogo che ha distrutto lo Science center di Città della Scienza e sui temi della legalità e del lavoro.
L’intervento del Segretario della Cgil Napoli Gianluca Daniele ha posto l’attenzione sulla necessità della diffusione della cultura della legalità di cui il tessuto sociale campano in generale, e napoletano nello specifico, manca. Nel suo intervento, Daniele, ha affermato: “Il tema della legalità è sempre stato centrale per la Cgil, tra le iniziative messe in campo di recente c’è la raccolta firme “Io riattivo il lavoro”, un’iniziativa popolare nazionale a favore di una nuova legge sulle aziende confiscate alle mafia. Ad oggi, sono 1700 le aziende confiscate e che, però, a causa di una legge non adeguata e del loro aver lavorato sempre fuori del mercato reale, finiscono col chiudere. La legge che la Cgil vorrebbe tutela non solo queste aziende, ma soprattutto il lavoro in generale, inteso come conservazione del posto di lavoro, ma anche come diritto alla formazione, come contrasto al lavoro nero, come uso sociale delle aziende, passando attraverso un percorso di reinserimento dei lavoratori”.
Anche Giorgio Piccolo, partendo dagli spunti che il libro fornisce si è concentrato sul nesso tra lavoro, cultura e legalità evidenziando come la politica debba essere al servizio delle diffusione della cultura come argine a protezione della legalità.
Alla discussione hanno preso parte cittadini ed associazioni, con il coinvolgimento di alcuni ospiti dell’iniziativa tra cui il professore Mario Raffa, il Segretario della Fillea Napoli Giovanni Sannino e Peppe Biasco del Circolo PD di Poggioreale nonchè giornalista di NapoliTime.
Dal suo canto, l’autore, in conclusione, ha rimarcato quanto l’esperienza come sindaco di Ercolano abbia accresciuto in lui la convinzione che “Non può esistere lotta alla criminalità senza cultura della legalità e senza che cittadini ed istituzioni camminino insieme nella battaglia per la conquista della legalità nel nostro territorio”.