Napoli 21 aprile – “Non ci hanno bombardato serve solo una scogliera”. Ѐ questo il grido accorato dei cittadini di Bagnara di Castel Volturno in provincia di Caserta. Sono impressionanti, infatti, i danni causati dall’erosione costiera, alle abitazioni in prossimità della costa, un tempo distanti oltre 500 metri dal mare.
Lo scenario che appare sul tratto di costa a nord di Castel Volturno tra Bagnara e Pescopagano, a confine con Mondragone, è di estremo degrado e abbandono. Le case a ridosso del mare hanno perso lo splendore di un tempo mangiate letteralmente dalle mareggiate, che le hanno rese fatiscenti e pericolanti. La spiaggia, che un tempo era luogo d’incontro e divertimento non solo degli abitanti del posto, ma di chi decideva di trascorrere le proprie vacanze a Pescopagano, è diventata ora una discarica di rifiuti detriti e calcinacci. I lidi in cui si affollavano i bagnanti, sono inesorabilmente stati devastati dalla violenza del mare e addirittura, nel tratto tra il lido Bora Bora ed il lido della Pace, si intravede, come se fosse un isolotto in mezzo al mare, il tetto dello chalet dello stabilimento ormai sommerso.
La denuncia dei cittadini, che giunge anche attraverso il web con il gruppo Facebook “Il degrado di Castel Volturno (Pescopagano)”, è rivolta a tutte le istituzioni che nulla hanno fatto per mettere in sicurezza sia le dimore già pericolanti sulla spiaggia, che quelle a ridosso dal mare che si avvicina sempre più.
La protesta dei cittadini ha fatto scattare una petizione on-line, gli abitanti denunciano l’indifferenza dello stesso Comune, che oltre ad aver interdetto la spiaggia con un’ordinanza, non ha neppure segnalato con un’opportuna cartellonistica la pericolosità della stessa. “Attualmente”, spiegano i portavoce, “la zona è interdetta ai bagnanti da oltre 2 anni, per la pericolosità dei fabbricati colpiti dalle mareggiate che si susseguono. Ma non vi sono indicazioni sulla pericolosità, perché quelle messe nel 2011 di carta, da tempo sono state consumate dal vento e anche i Vigili del fuoco non intervengono perché, dicono, che possono intervenire tutelando la pubblica incolumità solo sulle strade pubbliche, quindi tanta gente ogni giorno rischia la vita per raggiungere il mare o la battigia”.
I cittadini si sentono soli e lasciati a loro stessi, in una situazione di degrado e reale pericolo per l’incolumità.
La petizione lanciata su internet dagli stessi abitanti di Bagnara, diffusa anche attraverso il gruppo Facebook, è rivolta alle istituzioni per chiedere la realizzazione di una scogliera di protezione, ma diventa anche un occasione di riflessione, infatti, su molti tratti di costa in Italia esiste lo stesso problema ambientale, quello dell’erosione costiera, che crea reali condizioni di pericolo.
“Una semplice scogliera potrebbe invertire la tendenza all’eccessivo degrado della zona Bagnara di Castel Volturno, bloccherebbe l’erosione, e con la costa sicura potrebbe indurre a investire nella zona, ristrutturando le abitazioni semidistrutte, creando qualche posto di lavoro”.
Bagnara vuole dire basta al degrado, allo sciacallaggio in aumento nelle abitazioni abbandonate per la paura delle mareggiate, depredate di ferro, tubi di rame, fili elettrici, rubinetti e infissi di alluminio.