Giugno 2013 – Chi non vorrebbe avere 70 anni e possedere il dono di guardare il mondo e la vita con gli occhi di un bambino? Gli occhi che lo possono fare sono quelli de Il Piccolo Principe protagonista del libro scritto da Antoine de Saint-Exupery nel 1943 del quale quest’anno si celebra il 70° anniversario della pubblicazione.
Concepito come novella dal linguaggio semplice e diretto esso racchiude temi che riguardano il senso della vita, i sentimenti come l’amicizia e l’amore, ma anche la vanità, il potere. Il Piccolo Principe è uno dei libri più tradotti al mondo perfino nei vari dialetti. Scritto durante l’occupazione tedesca nella seconda guerra mondiale, Antoine de Saint-Exupery, ne disegnò anche le illustrazioni che sono esposte a Parigi in occasione di questo anniversario.
La Fondazione Antoine de Saint-Exupery per la Gioventù, per questa occasione, festeggia il compleanno del libro con una rappresentazione grafica tridimensionale delle sue illustrazioni per dare la possibilità ai non vedenti di apprezzarle in tutta le fresca delicatezza oltre che a leggerlo attraverso la pubblicazione in Braille. Nicolas Delsalle segretario generale della Fondazione dice a tal riguardo: “Il Piccolo Principe è il libro più tradotto del mondo. Ne esistono diverse versioni in braille, ma i suoi disegni non sono mai stati realizzati in rappresentazioni tridimensionali. Si tratta di una tecnica di pubblicazione del braille che copia i disegni per fare in modo che i lettori non vedenti li possano capire al tatto”.
“Qui ci troviamo dentro un tesoro” spiega Olivier d’Agay, pronipote dello scrittore e direttore della Succession Antoine de Saint-Exupery-d’Agay. “Siamo in una cassaforte entriamo e troviamo un tesoro, che è l’anima del Piccolo Principe, cioè la capacità di esprimersi rappresentata dalle illustrazioni, non solo quelle all’interno, ma anche quelle realizzate prima e dopo la stesura. Saint-Exupery ha sempre rappresentato il Piccolo Principe come un’espressione di sé stesso, una raffigurazione della sua identità, un’estensione”.
Al protagonista ed allo scrittore del libro è stato dedicato l’inimmaginabile: dalle statue in varie città francesi ed americane, a fontane, francobolli commemorativi, perfino carte di credito, cartoni animati e nomi di Associazioni per l’infanzia.
Nel 2002, l’astronauta Philippe Perrin ha portato con sé nello spazio un esemplare del Piccolo Principe e un’effigie del personaggio di Saint-Exupéry. Nell’ambito delle celebrazioni per il sessantesimo anniversario della dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, l’UNRIC (United Nations Regional Information Centre) ha scelto proprio il Piccolo Principe come simbolo della campagna Know Your Rights destinata a diffondere la conoscenza dei Diritti dell’Uomo tra i bambini.
Misterioso l’amore e la tenerezza che nascono durante e dopo la lettura, la profondità dei pensieri espressi con semplicità dal protagonista spinge il lettore ad un’analisi interiore che viene condotto per mano dal Piccolo Principe come fanno gli adulti con i bambini.
E’ questo il segreto del Piccolo Principe, la scoperta della semplicità fanciullesca capace di mettere di fronte a sé stessi costringendo a guardarsi dentro attraverso lo specchio dell’anima che spesso si tende ad offuscare con patinate menzogne tralasciando la trasparente verità. Rileggere a distanza di anni questo libro può far comprendere fin dove ci si possa essere allontanati da sé stessi tastando il polso della nostra vita. Ogni volta si può scorgere un particolare nuovo sfuggito la volta precedente, ma che risalta perché in linea con quel particolare momento della vita.
I temi ci sono tutti come quello del re che governa su di un pianetino senza alcun abitante che cerca di trattenere il Piccolo Principe dandogli un potere decisionale su di un topo. Agghiacciante quadro del potere che appartiene a una determinata categoria di adulti. Oppure il vanitoso applaudito senza una vera ragione e senza che avesse prodotto qualcosa di utile. La parte che resta nel cuore di tutti è quella della volpe e della sua lezione sull’amore e sull’amicizia attraverso la spiegazione dei legami che uniscono le persone rendendole consapevoli del sentimento e della loro responsabilità riguardo ad esso, come la rosa lasciata sul pianetino l’asteroide B612.
Le citazioni riferite a questo scritto sono molte, inizialmente capita di sottolinearne due o tre, sempre le stesse, ma dopo qualche rilettura se ne contano molte di più in quanto ogni frase condensa domanda e risposta di un determinato accadimento. Ma più di tutto restano la tenerezza e la dolcezza delle parole che arrivano dritte al cuore di chi legge questo racconto.
Tra le curiosità dedicate al Piccolo Principe da segnalare una in particolare: sul portale ufficiale www.ilpiccoloprincipe.com oltre agli oggetti in vendita si trova anche una sezione dedicata ai fans che inviano sul sito un gran numero di foto delle statuette o del libro del Piccolo Principe dai luoghi in cui vivono o da quelli dove si trovano in vacanza, mettendo in primo piano l’oggetto e sullo sfondo la località.
Anche NapoliTime Magazine è tra questi, buon compleanno Piccolo Principe.