
Napoli, 30 giugno – Palloncini coloranti, musica tecno, uomini e donne in costume. Una festa pacifica e colorata quella del Gay Pride napoletano di ieri, l’iniziativa promossa dal movimento LBGTQI per riportare al centro del dibattito politico la rivendicazione dei diritti delle persone gay, lesbiche, trans, queer ed intersessuali. Madrina di questa edizione, la nota attrice teatrale Isa Danieli.
Una folla di persone ed associazioni hanno sfilato da piazza Cavour a piazza Vittoria, con a capo del corteo il Primo Cittadino: “Ci sentiamo parte integrante di questa manifestazione perchè l’unico vincolo eterno è quello dell’amore”. “L’Italia – continua De Magistris – deve dimostrare di essere un paese laico, quindi matrimoni, adozioni, legge contro l’omofobia, riconoscimento dei diritti civili per le persone omosessuali. Noi da Napoli siamo in prima linea per i diritti e lo stiamo dimostrando”.
Proprio nei giorni scorsi, la Corte di Strasburgo ha sottolineato quanto l’Italia sia ancora arretrata, rispetto agli altri paesi dell’Unione Europea, nel riconoscimento dei diritti delle persone omosessuali.
“Il motivo – afferma Carlo Cremona, presidente dell’associazione I Ken, tra gli organizzatori del Pride napoletano – è che c’è uno scarso interesse politico sulla tematica dei diritti civili della comunità LBGT. Inoltre, viviamo in un paese fortemente influenzato dalla Chiesa”. “Devo dire – continua Carlo Cremona – che qui a Napoli, grazie all’interessamento del Cardinale Crescenzio Sepe, si stanno facendo molti passi in avanti. C’è un buon dialogo con la Chiesa e si stanno aprendo spiragli significativi”.
E significativa è sembrata essere la presenza al corteo di tante persone comuni e anche di chi, per caso, imbattendosi nel corteo, si è fermato a guardare con attenzione e benevolenza i manifestanti. “E’ giusto – dice passante – che le persone omosessuali manifestino per i loro diritti. Anche se non sono d’accordo con l’adozione di dei bambini”.
Il corteo è terminato a piazza Vittoria, ma la festa è continuata con l’appuntamento dopo le 23 alla Mostra d’Oltremare.
FOTO: di Domenico Cianflone per NapoliTime