Napoli, 30 giugno – Il ministro della Giustizia, Anna Maria Cancellieri, nella sua visita a Napoli di ieri, ha dovuto fare i conti con sindacati, avvocati e amministratori pubblici in protesta contro la riorganizzazione della giustizia in Campania che prevede la soppressone delle sedi distaccate dei Tribunali con l’introduzione del nuovo Tribunale di Napoli Nord che dovrebbe nascere ad Aversa. “La giustizia è morta” era il coro di protesta che echeggiava tra le file dei manifestanti, che considerano le nuove misure dispendiose e non efficienti.
Il Guardasigilli era a Napoli per discutere di “Mafia ed economia” al convegno organizzato a Castel Capuano nel quale hanno partecipato il presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro e lo scrittore Roberto Saviano.
Il ministro ha chiarito che tra gli obiettivi del Governo c’è anche “il contrasto alla criminalità organizzata” ma ha invitato alla calma con una richiesta: “ Dateci il tempo di lavorare”. La Cancellieri ha inoltre sottolineato la necessità di un cambiamento della società civile per contrastare la criminalità organizzata “Occorre un grande sforzo culturale, ognuno deve far crescere la cultura dei diritti”.
“Occorre che la società sia composta da cittadini e non da sudditi. Il suddito si lega alla mafia, il cittadino cammina a testa alta. Non abbiamo bisogno di eroi ma del coraggio di agire. Sono stata a Scampia e ho capito che lì servono interventi sul sociale, come tenere scuole aperte e dare opportunità di sviluppo e lavoro. La speranza non è morta”. Sono le parole del ministro della Giustizia intervenuta al convegno.
La Napoli che vive di speranza da sempre non trova conforto nelle parole del ministro, che suonano per lo più come l’ennesimo tentativo di beffa. Anche ai manifestanti appaiono parole di circostanza in un appuntamento in cui ogni nuovo ministro, senza eccezioni per la Cancellieri, cerca di proporsi in modo nuovo, come la persona che mancava per il bene dell’Italia.
Alle proteste che si sono sviluppate durante il corso del convegno, la Cancelliari ha risposto affermando che “È la prima volta che in Campania avremo un Tribunale in più e porteremo 66 magistrati e 140 amministrativi in più, ogni cambiamento provoca degli assestamenti” ha inoltre aggiunto che “La riforma della geografia giudiziaria che assegna a Napoli il suo terzo tribunale è un atto d’amore per la città”.
Il ministro, convinta dei benefici che il nuovo Tribunale porterà alla città, ha descritto le caratteristiche di tale cambiamento, ricordando che “L’organico dei giudici sarà aumentato dell’11%, arriveranno 140 nuovi impiegati amministrativi. Poi potremo valutare le cose che non vanno con i singoli comuni. Prometto che faremo cose importanti, organizzeremo qui eventi specifici per la giustizia”.
Cancellieri ha voluto rassicurare anche sul tema del sovraffollamento carcerario a Napoli “È una questione che stiamo affrontando e sulla quale dobbiamo dare risposte rapide. Stiamo lavorando su una progettazione molto seria che va da una parte verso l’implementazione dei posti, dall’altra verso una depenalizzazione dei reati e misure alternative al carcere”.
Roberto Saviano intervenuto anch’egli sul problema delle carceri, dicendosi concorde sul pensiero del ministro, ha commentato: “La democrazia si valuta dallo stato delle carceri. Mi rendo conto che c’è un paese disperato che si chiede come sia possibile, con l’assenza di lavoro e una situazione difficilissima, perché a chi ha sbagliato venga concessa questa attenzione. È un pensiero in buona fede, ma a loro dico che il carcere ridotto così è un’accademia per le organizzazioni criminali – Saviano è convinto che bisogni contrastare la criminalità partendo anche dai carceri, in quanto “negli ultimi anni chiunque entra cerca l’interlocuzione mafiosa”.
FOTO: tratta da napoli.repubblica.it