Napoli, 26 luglio – Atteso per il fine settimana l’anticiclone africano Caronte di ritorno in Europa. Proprio come il traghettatore mitologico dell’Ade, che va avanti ed indietro a trasportar le anime in pena dei defunti, il moderno Caronte porta in Europa caldo ed un alto tasso di umidità.
Da sabato 27 è previsto il suo transito sulle isole maggiori e giungerà sulla penisola domenica 29 dove vi stazionerà fin ai primi giorni di agosto. La sua aria calda a matrice subtropicale sahariana unisce il caldo ad un alto tasso di umidità, il che significa caldo appiccicoso anche di notte. La temperatura percepita si calcola tramite la formula dell’ Heat Index combinando temperatura all’umidità, pertanto c’è una differenza tra temperatura effettiva e la sua percezione con una differenza di 3-4 gradi in più.
Le massime previste sono di 36-38 gradi, le previsioni parlano della settimana più calda di questa estate, fino a quando le correnti del Nord Atlantico faranno ritornare alla normalità estiva dopo i primi di agosto.
Le raccomandazioni del Ministero della Salute rivolte soprattutto ai bambini ed agli anziani per proteggerli dal caldo e dai raggi solari sono bene note ormai e ci suggeriscono di bere molto evitando alcolici, mangiare frutta fresca, agrumi, verdura colorata che protegge dai danni provocati dall’ozono. Evitare di uscire nella fascia oraria dalle 11.00 alle 18.00, indossare abiti comodi e leggeri che non ostacolino la circolazione, comprese le calzature dove il calore produce gonfiore ai piedi e gambe. Obbligatorio il cappello. La ventilazione è molto importante, evitare ambienti con scarsa circolazione d’aria, preferire i centri commerciali dove l’aerazione forzata stabilizza la temperatura su livelli più freschi.
In estate i soggetti più a rischio sono gli anziani, in quanto tutti i meccanismi di autoregolazione dell’organismo tendono a ridursi. In particolare si riducono il senso della fame e della sete e l’efficienza dei meccanismi del centro termoregolatore del cervello. E questo si traduce nella difficoltà di adattamento al caldo e in generale agli sbalzi termici. Con la diminuzione della sete si può incorrere al rischio disidratazione, mentre la dilatazione dei vasi sanguigni come risposta dell’organismo al caldo, può comportare problemi a carico dell’apparato cardio-vascolare.
Sempre secondo il Ministero importante non interrompere le terapie per chi soffre di malattie cardiocircolatorie, mentre per chi soffre di pressione alta e diabete è necessario ricontrollare il dosaggio della cura farmacologica con il medico. Monitorare la pressione che talvolta tende a scendere, provocando cali eccessivi o pericolosi svenimenti. Per i cardiopatici evitare la montagna oltre i 1500 metri, specie per chi soffre di asma o broncopneumopatia ostruttiva.