I genitori dei bambini diversamente abili hanno visto, in questi anni, la riduzione continua delle ore di sostegno per i loro figli a scuola. Questa la motivazione dei ricorsi presso il TAR (Tribunale Amministrativo Regionale) da parte degli stessi genitori che in tutta Italia hanno cercato di veder tutelati i diritti dei loro figli.
In Campania, i ricorsi presentati, ed in seguito accolti dal Tribunale Amministrativo della quarta sezione del TAR Campania presieduta da Luigi Domenico Nappi, sono nove. Le sentenze del 3 gennaio scorso sono state pronunciate in favore dei bambini costretti a un orario scolastico limitato a causa degli scarsi fondi a cui possono attingere le scuole. La condanna è per gli istituti scolastici che hanno quantificato le ore di sostegno solo sulla base delle risorse disponibili e non sulla base della gravità della patologia e delle esigenze di educazione e di istruzione degli studenti.
Nonostante le sentenze, per l’anno scolastico che sta per iniziare il Provveditorato ha comunicato ai genitori dei bambini disabili che l’ordinanza non potrà essere comunque rispettata a causa della mancanza di insegnanti a disposizione.
Recentemente, il presidente del Consiglio, Enrico Letta, aveva annunciato il provvedimento, definito il più importante, che riguarda la stabilizzazione di 27 mila posti per gli insegnanti di sostegno. A tal riguardo aveva commentato: “Il mondo della scuola ha pagato duramente la crisi, i tagli degli anni scorsi, vogliamo dare un segnale di attenzione e di speranza”.
Il ministro Dario Franceschini aveva comunicato che il lavoro sui provvedimenti che riguardano la scuola si sarebbe concluso lunedì 9 settembre. Al vaglio erano le coperture finanziarie da inserire nel testo del provvedimento. Due i focus: uno sui lavoratori della scuola e uno su studenti e famiglie, con attenzione al diritto allo studio.
In merito alla qualità del sostegno si è giunti al D.M. n. 706/2013 che autorizza le università a procedere all’avvio dei suddetti corsi di specializzazione per insegnanti abilitati in numero di, 1.285 per la scuola di infanzia, 1.826 per la scuola primaria, 1.753 per la scuola secondaria di primo grado, 1.534 per la scuola secondaria di secondo grado, ripartiti fra le Università delle diverse regioni. Questi corsi sono riservati ai docenti in possesso dell’abilitazione all’insegnamento per il grado di scuola per il quale si intende conseguire la specializzazione e che risulteranno inseriti nella graduatoria degli ammessi al corso che sarà superato con il conseguimento di 60 crediti formativi universitari, da acquisire in non meno di otto mesi ed a seguito dell’esito positivo dell’esame finale.
Il numero degli insegnanti di sostegno precari, ad oggi, può giungere in alcune province, oltre il 50% dove spesso sono inclusi anche coloro che non hanno una preparazione specifica, ma che sono stati incaricati secondo necessità o graduatorie all’interno delle singole scuole.
Il clima politico che si sta delineando in questi giorni compromette seriamente lo svolgersi del lavoro ministeriale per la scuola facendo vacillare date e programmi.
È indetta per il 17 settembre una manifestazione a Piazza Montecitorio organizzata dall’associazione Tuttiascuola.org dal titolo “Papa Francesco incontra i bambini disabili, la politica NO” per la salvaguardia dei diritti dei bambini disabili.