Dalla “pagina ufficiale di Luigi De Magistris – Sindaco per Napoli”: Il Manifesto deve essere salvato.

Non riesco a pensare ad un paese e ad una informazione senza Il Manifesto. Serve una grande mobilitazione per contribuire economicamente a salvare questo giornale che è un bene comune, un bene di tutti. Un giornale che ci ha consegnato emozioni, fatto riflettere, fatto ragionare. Un luogo del pensiero libero”Queste sono le parole espresse dal Sindaco Luigi De Magistris stamane sulla sua pagina ufficiale in merito al quotidiano “Il Manifesto”.

Fondato nel 1969, nasce originariamente come rivista politica mensile, diretta da Lucio Magri e da Rossana Rossanda. Successivamente, il mensile diviene un quotidiano. Questa trasformazione in quotidiano (avvenuta il 28 aprile 1971), il Manifesto si costituisce anche come struttura politica alle elezioni del 1972, presentando una propria lista alla dei deputati e invitando a votare il PCI al Senato.

Già dal 2006 il giornale subisce una profonda crisi dovuta al peggioramento economico che ha investito un po’ tutte le testate giornalistiche. Molti sono stati i tentativi di sostenere il quotidiano: fra questi, sottoscrizioni per gli abbonati ed anche donazioni come quella elargita dalla famosa cantante Loredana Bertè,  per la cifra di 20.000 € versati al giornale.

Ma questo denaro racimolato non è servito a cambiare le sorti del quotidiano. Ancora, nel 2008 il Manifesto subisce un’ulteriore crisi. Nel 2012 il collettivo del quotidiano annuncia che il Ministero per lo Sviluppo economico ha avviato il 7 febbraio la procedura di liquidazione coatta della cooperativa editrice del giornale.

La notizia è stata subito commentata dal direttore del giornale e presidente del Cda Valentino Parlato: ”Oltre ai fondi pubblici, abbiamo bisogno in questa fase del sostegno dei nostri lettori. Per questo lanceremo la campagna 1000 per 1000 cioè una donazione di mille euro da parte di mille persone per raccogliere un milione di euro”.

“Molti i commenti che celano il dubbio in merito ad una volontà di imbavagliare le voci di tutti i lettori del quotidiano”. Lo afferma il direttore del Manifesto, Norma Rangeri, in una conferenza stampa: “Rischiano di chiudere cento giornali, tra cui anche il nostro che vende ventimila copie. Siamo di fronte ad un doppio attacco: quello della censura del potere e dell’oltraggio del malaffare. Per questo lanciamo la battaglia dell’informazione libera”. ( ROMA – 9 Febbraio – ANSA)

Il Sindaco ora decide di occuparsi di questa testata per salvare il quotidiano definendolo “Bene Pubblico”. Una frase ricorrente nelle sue esposizioni mediatiche. Già si possono leggere i primi commenti dei cittadini sulla pagina di De Magistris. Commenti molto duri e critici in merito alle priorità che ha una città come Napoli. Primo problema ancora non risolto è la viabilità: il manto stradale sta cedendo giorno per giorno.

Le numerose buche lungo le strade mettono a rischio ed a repentaglio l’incolumità degli automobilisti. E poi ancora il problema rifiuti irrisolto, i siti di sversamento non ancora individuati, le scuole quasi inagibili, le case che stanno cedendo a causa dell’infiltrazione di acqua piovana, e tanto, tanto lavoro da fare per il centro storico, facciate da restaurare. Ancora enormi cartelli pubblicitari che coprono i monumenti, deturpando l’assetto culturale cittadino.

Insomma, caro Sindaco Luigi De Magistris: “Le sembra proprio il caso, in un periodo così duro per l’economia nazionale, di pensare al quotidiano il Manifesto piuttosto che dedicasrsi 24 ore su 24 per Napoli?”

4 thoughts on “Dalla “pagina ufficiale di Luigi De Magistris – Sindaco per Napoli”: Il Manifesto deve essere salvato.

  1. Ma lo facessero on-line il Manifesto senza tante spese , in economia , se proprio pensano che sia così indispensabile .

    1. Caro Jonat, Il Manifesto è già on-line. Il problema centrale è individuare innanzitutto la causa di questa crisi nell’editoria, specialmente per questo quotidiano che persiste già da svariati anni. Personalmente credo di averla individuata, oltre alla crisi economica statale che dilaga in ogni settore, nel fatto che questo quotidiano non si è rinnovato abbastanza.
      Grazie per il commento 🙂

  2. Ma lo facessero on-line il Manifesto senza tante spese , in economia , se proprio pensano che sia così indispensabile .

    1. Caro Jonat, Il Manifesto è già on-line. Il problema centrale è individuare innanzitutto la causa di questa crisi nell’editoria, specialmente per questo quotidiano che persiste già da svariati anni. Personalmente credo di averla individuata, oltre alla crisi economica statale che dilaga in ogni settore, nel fatto che questo quotidiano non si è rinnovato abbastanza.
      Grazie per il commento 🙂

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