Dopo una vita da maestra con gli alunni di Scampia, Liliana Nigro si riscopre scrittrice, ritrovando il desiderio di mostrarsi agli altri e dar forma ai suoi pensieri attraverso i suoi libri
“La vita dentro” edito da Graus Editore è il libro di Liliana Nigro. Una donna che ha dedicato tutta se stessa all’insegnamento, conducendo per mano i suoi bambini, i suoi alunni di Scampia, a scoprire la vita. Con il suo libro ritorna nelle scuole di Napoli, non più come insegnante ma come autrice concorrente del Premio Letterario NapoliTime.
Piena nei ricordi dei sorrisi dei suoi piccoli studenti, Liliana Nigro si ritrova a confrontarsi con i giovani allievi partenopei, condividendo con noi di NapoliTime la speranza di poter essere per i ragazzi come una miccia che accende la curiosità e spinge a guardare oltre la copertina di un libro, ad esplorare fin nel profondo ogni singola pagina, cogliendo l’essenza di esso e del proprio autore.
Liliana Nigro, classe 1940, è rinata scrittrice nella maturità della sua esperienza, per ripercorrere quel sentimento che l’ha animata da sempre, l’amore per la comunicazione, riscoprendo se stessa nel desiderio di esporsi verso gli altri. Attraverso le pagine dei suoi libri racconta l’importanza delle emozioni, il valore intrinseco del genere umano, unico e indissolubile.
“Un uomo è un valore al di fuori e al di sopra di quello che fa” – leggiamo tra le pagine di “La vita dentro”. Una riflessione viva e decisa questa di Liliana Nigro, che rispecchia la sua visione sull’uomo. È l’uomo e ogni aspetto del suo essere, il protagonista di questo libro.
Le circostanze, la vita stessa, la vita delle persone che si intreccia alla nostra, determinano le vicende umane in un susseguirsi di scelte che influenzano inevitabilmente il percorso della nostra esistenza. Anche la persona più umile e generosa può trovarsi nella condizione di commettere scelte sbagliate, riprovevoli, ma la scintilla dell’umanità non si spegne mai. Sono questi i valori che Liliana Nigro condivide con il lettore, mostrando senza pudore la propria anima, ricca nell’esperienza, di un’intelligente comprensione per il genere umano.
In “La vita dentro”, le parole scorrono semplici e dirette come una dolce melodia che accarezza la propria coscienza risvegliando i sensi, risuonano come un eco nell’intimo del lettore che sente di non potersi più voltare con lo sguardo altrove, costretto ad osservare l’uomo in tutta la sua essenza.
Liliana Nigro in questo racconto che trascende nell’introspezione di se e del mondo, scrive: “A che serve essere grandi o piccoli: si è semplicemente in balia o al servizio di qualcuno e non ci si sente mai veramente liberi, forse perché non lo si è”. Attraverso la storia di Carlo, in carcere a scontare una pena superiore alle sue colpe, gli studenti napoletani, concorrenti al Premio Letterario NapoliTime, si confronteranno con un mondo fatto di pura emozione, in cui il tempo scorre al ritmo dei propri sentimenti, delle paure, dei rimpianti, ma anche della riscoperta di se stessi e dei propri valori, nel tentativo di riscattare la propria vita consapevoli degli errori, ricchi della dignità di essere uomini.
Liliana Nigro è autrice anche di “Le strade del silenzio” edito sempre da Graus Editore e di “Voci di pensieri silenziosi” e “I sogni dell’universo” editi da Book Sprint Edizioni. Un unico filo conduttore lega inevitabilmente i suoi racconti e le sue poesie: l’uomo.
“Alla mia età, anagraficamente un po’ avanzata, dare corpo e forma ai miei pensieri, mi sembrava all’ inizio quasi inutile, superfluo e addirittura impossibile, e ciò che pensavo, mi sembrava giusto solo metterlo sotto chiave, tenerlo in sicurezza, spegnerlo, chiuderlo e buttare le chiavi, perché neanche io le trovassi più e invece…”. La sua partecipazione al Premio Letterario NapoliTime sarà di certo una ricchezza per i ragazzi che la leggeranno.
Sinossi:
Carlo è un ragazzo: giovane, responsabile, innamorato della vita, innamorato della sua Ornella. Per aiutare l’azienda del padre in difficoltà si lascia mal consigliare e non riuscendo a gestire la situazione ne resta vittima. Un incendio distrugge l’azienda e uccide suo padre. Carlo pagherà con venticinque anni di carcere la sua colpa. Ma all’interno di una cella, di uno spazio angusto, privo d’aria, fatto di piccoli pezzetti di cielo, abbandonato, solo, trova il coraggio di andare avanti, di riprendersi un suo posto nel mondo perché il valore dell’essere un uomo, al di là di tutto, anche delle colpe, sta nel suo diritto a riprendersi la sua dignità.