Il Margherita di Savoia ha ospitato il dibattito tra studenti e scrittori. Liliana Nigro, Marcello Affuso e Maria Antonietta D’Onofrio messi a nudo dai giovani critici letterari
Napoli, 6 marzo – Sarà che siamo abituati ad avere a che fare con un mondo spesso fatto di ipocrisia ed opportunismo, o sarà che abbiamo dimenticato quanti sogni facevamo da adolescenti, fatto sta che vedere l’esplosione di energia dei ragazzi del Premio Letterario NapoliTime ci carica di una forza incredibile, ci riempie di orgoglio e soddisfazione e ci riporta ad assaporare con malinconia e piacere i ricordi di quando noi adulti avevamo la loro età. È ciò che sicuramente hanno provato gli ospiti del secondo incontro – confronto tra studenti e scrittori, svoltosi ieri all’Istituto Margherita di Savoia. Liliana Nigro, Marcello Affuso e Maria Antonietta D’Onofrio, inaspettatamente si sono ritrovati a ricordare a voce alta la propria adolescenza mettendosi a nudo di fronte quella platea attenta e dinamica composta da tanti adolescenti pronti a prendere la vita a morsi.
L’appuntamento con gli autori è divenuto l’occasione per familiarizzare con Marcello Affuso, Liliana Nigro e Maria Antonietta D’Onofrio mettendo da parte lo stereotipo dello scrittore che comunica con il lettore esclusivamente attraverso i propri scritti, i propri libri, dando ampio spazio invece ad un incontro in cui si è potuto conoscere l’uomo e la donna che incarna quel ruolo. Non si sono fatti attendere certo i ragazzi che in tantissimi hanno posto loro domande profonde e piene di curiosità. Il dibattito, moderato con maestria come sempre dal direttore di NapoliTime, Pasquale Vespa, si è da subito incentrato sul comune denominatore che riunisce i tre autori con i loro romanzi: le emozioni.
Liliana Nigro, diventata scrittrice un po’ in là con gli anni, ricca dell’esperienza vissuta per una vita intera da maestra elementare in una scuola a Scampia, con il suo libro “La vita Dentro” edito da Graus Editore, si è fatta portavoce del rispetto della dignità dell’uomo in quanto uomo e degno di esserlo a prescindere dagli errori commessi. Maria Antonietta D’Onofrio, autrice di “Poeti di mandorla amara” edito da Edizioni Mannarino, ha incoraggiato con forza i ragazzi a guardare oltre l’apparenza, ad imparare a sentire l’altro osservandone i gesti e percepire ciò che con le parole non si riesce ad esprimere. Un gesto semplice capace di arricchirci, perché è sforzandosi di capire gli altri che si riesce a conoscere meglio noi stessi. Marcello Affuso, co-autore con Jessica Mastroianni di “A un passo da te! Sincronizza il battito” edito da Linee Infinite Edizioni, con tanta autoironia ha spinto i ragazzi a rincorrere i propri sogni con determinazione, la stessa che ha trovato lui da adolescente nell’intraprendere un lavoro intenso durato tre anni per la stesura del suo primo libro scritto a quattro mani con una perfetta sconosciuta incontrata per caso su internet.
Sono gli studenti il fulcro del Premio Letterario NapoliTime, tanti ragazzi e ragazze che rendono speciale ogni incontro svolto tra le mura degli Istituti scolastici che, con benevolenza, accolgono i ragazzi giunti da tutte le scuole aderenti al Premio. È questa la buona scuola di cui vogliamo essere testimoni, un luogo comune di idee e inventiva, di buona volontà e costruzione di progetti. Ogni incontro del Premio racchiude in se l’impegno di riunire tante scuole diverse fra loro, per raggiungere con i tanti studenti un unico obiettivo, quello di dare valore alla parola scuola intesa, non semplicemente come luogo delle nozioni, ma come sinonimo di impegno ad imparare ad affrontare la vita.