L’agenzia presenta 30 tecnologie per PMI agroalimentari, tra queste “la serra verticale”
L’ENEA, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, sarà presente a Milano in occasione della fiera internazionale Expo 2015, con numerosi incontri ed una trentina di progetti di nuove tecnologie tra cui sensori per individuare l’adulterazione dei cibi, biofarmaci, insetticidi naturali e infine l’innovativa “serra verticale”.
Quest’ultima, conosciuta come Vertical Farm, è una serra ideata per sfruttare le “tecnologie pulite” quali calore di scarto e biossido di carbonio prodotto dall’industria; “è il primo prototipo italiano di serra verticale esposto nel Future Food District, dove i visitatori potranno sperimentare scenari avveniristici in fatto di alimentazione”, come dichiara in una nota il Commissario Enea, Federico Testa, che aggiunge “la Vertical Farm è un luogo nel quale si cambia il modo di produrre alimenti, significa zero terra in quanto gli ortaggi non hanno bisogno di suolo per crescere ma solo di acqua e sostanze nutritive, ma anche zero pesticidi, zero emissioni e zero rifiuti.”
Parola d’ordine, riciclo quindi. Riciclo totale di fertilizzanti ed acqua, ma anche energia green ed efficiente, grazie all’utilizzo di fonti rinnovabili, trasformazione degli scarti in risorse, tracciabilità e sicurezza. Secondo le stime, ad oggi le coltivazioni e gli allevamenti di bestiame richiedono risorse idriche pari al 70% del consumo mondiale, mentre quasi un miliardo di persone non ha accesso all’acqua potabile.
Questa innovazione è particolarmente vantaggiosa per paesi come l’Italia che in 60 anni ha perso oltre 6 milioni di ettari di coltivazioni. Secondo varie ricerche inoltre, si è sottolineato che con il passare del tempo le popolazioni che non hanno accesso a forme moderne di energia, o anche a quelle standard, aumenteranno sempre di più. L’OCSE stima che “la domanda mondiale di energia e acqua aumenteranno rispettivamente dell’80% e del 55% entro il 2050, mentre la FAO prevede una crescita del 60% della domanda alimentare.”