Workshop Enit. A Budapest alto gradimento per la desitinazione Italia.

C’è stata grande attesa per il Workshop organizzato da ENIT, Agenzia Nazionale del Turismo, che si è svolto a Budapest lo scorso 24 aprile.

Da tempo, tra gli adetti ai lavori, si sentiva la necessità di creare un evento mirato per dare maggiore spazio alla relazione con gli operatori ungheresi che, come riportato nel comunicato stampa [20/4] dell’Agenzia, “sono molto interessati alla destinazione Italia, ma non sempre sufficientemente coinvolti negli eventi B2B [business to business, letteralmente “azienda verso azienda”] programmati nel nostro Paese”.

La crisi economica internazionale è un dato di fatto, i timori che questa possa incidere sul movimento turistico vincolando la scelte di dare spazio alla vacanza o meno esistono, ma i segnali di ripresa rendono ottimisti gli operatori di settore dell’Ungheria che, con apertura e spirito costruttivo hanno accettato l’invito al Workshop.

Gettare basi solide, crescere e formare un tessuto fatto di ottime mete e valide offerte, questo l’obbiettivo degli oltre 35 buyer selezionati, gli acquirenti uniti per la domanda, che, purtroppo non tutti presenti, hanno preso parte all’incontro con l’offerta italiana. L’evento, perfettamente organizzato è stato supportato interamente dall’ufficio ENIT di Budapest per: “sostenere e incrementare il movimento turistico dall’Ungheria sia verso le mete italiane tradizionali e più note che incentivare quelle meno conosciute”, sempre secondo Enit, “ormai facilmente raggiungibili attraverso le nuove rotte introdotte da molte compagnie low-cost”.

Dal rapporto sui flussi turistici dell’Agenzia, poichè i viaggiatori ungheresi sono prevalentemente famiglie e coppie senza figli, in sede di workshop, per questi target di riferimento, sono stati predisposti pacchetti mirati al fine di promuovere il turismo balneare, mare e dintorni, tour enogastronomici, natura e montagna. C’è bisogno, come sempre in questi eventi, di promuovere il brand Italia suddividendo le offerte per territori, genere, strutture ricettive; quello che in questa sede mi ha positivamente colpito, è stato l’interesse degli operatori locali verso proposte di viaggio itineranti spalmate su periodi di 7/14 notti. L’obbiettivo dei promotori resta sempre quello di diversificare ed allungare il periodo di permanenza in Italia e magari, cosa di cui ci sarebbe molto bisogno, di destagionalizzare, questo sopratutto per il turismo balneare, riuscendo a rimanere attivi ed operativi per spazi di tempo più lunghi dei soliti mesi estivi.

Ovviamente i periodi clou di alta e altissima stagione sono un termometro importantissimo ed imprescindibile per la sopravvivenza del mercato.

“Per la prossima estate”, sottolinea il Direttore Generale dell’ENIT, Paolo Rubini, “i mesi di giugno e luglio saranno determinanti per le prenotazioni. Mete culturali e balneari saranno le più richieste, spesso in abbinamento; le località privilegiate quelle della Costa Adriatica: Jesolo, Bibione, Lignano, Riccione;Cattolica e le città d’arte di Roma, Firenze e Venezia. Risulta in crescita l’interesse per la Toscana, per la Puglia e la Sicilia”.

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