L’autore della strage, un agente penitenziario di 50 anni, si è poi costituito ai carabinieri di Aversa

Si chiamavano Michele Verde di 61 anni, Enza Verde 58, e Pietro Verde di 31 anni, rispettivamente padre, madre e figlio. Ma non è tutto. L’agente penitenziario, dopo aver sparato alla famiglia, tenta di scappare ferendo mortalmente il conducente del furgone che ha scatenato la lite tra vicini, portando poi al tragico epilogo. Dopo il tentativo di fuga, l’assassino si è costituito presso la caserma dei carabinieri di Aversa. L’unica ad essere sfuggita alla mattanza è stata la fidanzata di Pietro Verde, che in quel momento non si trovava nell’appartamento, ma al piano superiore. Si tratta di un vero e proprio miracolo, in una domenica di follia.