Serie A: il Napoli vince al “San Paolo” ma non centra la Champions. Napoli-Siena 2-1.

Purtroppo no, questa volta no. Il Napoli non riesce a raggiungere il terzo posto in classifica che avrebbe significato preliminari di Champions. Sfortunatamente, la prodigiosa combinazione di risultati che tutti si auguravano nell’ultimo turdo del campionato di serie A, non si è verificata e gli azzurri, nella prossima stagione disputeranno solo l’Europa League.

Il Napoli, i tifosi ed i dirigenti, confidavano in risultati positivi provenienti dagli altri campi, dove erano impegnate Udinese, al “Massimino” di Catania contro gli etnei e la Lazio di Edy Reja in casa contro l’Inter.

Questa volta, il miracolo non si è verificato ed i partenopei si ritrovano ad occupare il quinto posto, alle spalle dei friulani di Guidolin, che giocheranno la Champions League e dei biacnocelesti, impegnati in Europa League con qualificazione diretta ai gironi; soltanto preliminari per il Napoli.

Resta, ovviamente, l’amaro in bocca per i tanti punti persi negli incontri veramente importanti ed in quelli decisamente alla portata degli azzurri. Grazie a questa mancata qualificazione all’Europa che conta, si prospetta l’addio di Lavezzi ai colori azzurri. Infatti, l’argentino, già sul piede di partenza, sarà maggiormente stimolato a lasciare Napoli, proprio dal risultato di qualificazione sfumato. Probabile destinazione per il Pocho, la formazione transalpina del Paris Saint-Germain.

La gara degli azzurri allo stadio “San Paolo” inizia subito bene. Confortati dai quasi cinquantamila tifosi sugli spalti, gli uomini di Mazzarri sbloccano immediatamente il risultato, con Dossena al 3’. La difesa del Napoli, però, schierata con Campagnaro, Cannavaro e Britos, anche nell’ultima di campionato, ritiene opportuno regalare qualcosa agli avversari. Minuto 5° e De Sanctis, protagonista di un’uscita maldestra, si scontra goffamente con Cannavaro. Dalla ironica situazione ne trae beneficio il giocatore senese Destro, che insacca a porta vuota. Il capitano azzurro uscirà poco dopo per il trauma riportato nell’azione di gioco. Entrerà Fernandez, buona gara.

Reazione del Napoli quasi immediata, anche se non molto decisa. Il centrocampo non mostra eccessiva sicurezza, talvolta messo in difficoltà dai mediani senesi: Gargano, febbricitante fino a poche ore dalla gara, non offre una grande prestazione ed Inler balbetta. Sulle fasce, Maggio delude le aspettative e si lascia tenere a bada da Rossi giocando sotto ritmo e l’unico vero protagonista della serata è Dossena, tornato titolare sulla corsia mancina.

Partita decisamente sopra le righe dell’ex Liverpool che si concede anche il bis. Al minuto 33° , il laterale di sinistra, da opportunista, deposita in rete su cross basso proveniente dalla destra. Esultanza incontenibile per il mancino ed ammonizione per essersi tolto la maglia. Ci può stare per un calciatore giunto alla terza rete con la casacca partenopea.

Ripresa non ricca di forti emozioni. L’attacco del Napoli, come nella prima frazione di gioco, propone belle iniziative, soprattutto con Hamsik, in giornata di grazie e con Pandev, di certo più brillante e tonico; ancora in ombra Lavezzi, raggiunto dagli impietosi fischi della tifoseria; forse fuori condizione, forse con la testa già altrove. Tuttavia, le iniziative azzurre si concludono in un nulla di fatto: belle conclusioni dello slovacco, prive di fortuna dalla distanza e buoni spunti del macedone, che ad ogni modo non portano al terzo gol.

Anche lo svizzero Inler, in cerca del primo gol in campionato, impegna severamente il portiere Farelli con una conclusione da fuori area.

Il Siena, operoso e reattivo per tutta la gara, mette in difficoltà gli azzurri in diverse occasioni, soprattutto con D’Agostino e Destro, supportati dalle giocate di Brienza, in veste di rifinitore.

I giocatori azzurri hanno fatto quello che potevano. La vittoria contro il Siena era un “must” ed è arrivata. Però, non si poteva conquistare un traguardo così importante come la Champions, solo grazie alla buona sorte, approfittando magari dei risultati favorevoli delle altre gare.

Troppe volte il Napoli era stato favorito dagli scivoloni altrui e tantissime volte, gli azzurri, non hanno superato ostacoli decisamente abbordabili: ricordare ad esempio, Napoli-Parma 1-2; Napoli-Bologna 1-1; la gara interna contro il Catania, terminata sul 2-2, con i siciliani che raggiungono il pareggio in rimonta; Roma-Napoli 2-2, con gli azzurri acciuffati, sempre per una leggerezza in difesa, a tre minuti dal termine e poi per completare, nel penultimo turno, Bologna-Napoli, con i felsinei vincenti per 2-0.

Tanti punti persi dunque. Troppi per una squadra con ambizioni così elevate. Sarebbero bastati tre punti in più e non ci sarebbe stata la necessità di pregare.

Quest’anno è andata così e speriamo che nella prossima stagione il Napoli riesca ad essere davvero protagonista. Magari con qualche acquisto di valore per il reparto arretrato, effettivamente non convincente.

Adesso resta la finale di Coppa Italia contro la Juventus, in programma Domenica 20 Maggio allo stadio “Olimpico”.

Riusciranno gli azzurri a perforare la corazzata bianconera? Tutto il popolo partenopeo ci spera, sarebbe il primo trofeo della gestione De Laurentiis. In bocca al lupo Napoli!

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