Il primo cittadino spiega che le risorse Reddito Minimo Cittadino derivano da “lotta all’evasione fiscale, risanamento dei conti e taglio degli sprechi”
Napoli, 3 maggio – “Le risorse per il reddito di cittadinanza sono tutte comunali e le abbiamo reperite facendo lotta all’evasione, risanando i conti, tagliando gli sprechi. Facendo tutto quello che il Pd non ha fatto quando era al governo della città”. Lo afferma il primo cittadino del capoluogo partenopeo, Luigi de Magistris, per rispondere alle critiche della candidata sindaco del Centrosinistra alle Elezioni Comunali di Napoli, Valeria Valente. Quest’ultima in seguito all’approvazione di una delibera comunale di Giunta per l’istituzione del Reddito Minimo Cittadino, aveva affermato: “de Magistris faccia la persona seria. Ci dica qual è il capitolo di bilancio che si appresta a far approvare e, soprattutto, dove sono previste le coperture per questo ennesimo annuncio” (vai all’articolo).
“Abbiamo – ha aggiunto de Magistris – risanato il debito ereditato dall’Amministrazione Iervolino, di cui la Valente era assessore al Turismo. Stiamo assegnando case popolari, facciamo la refezione scolastica, assumiamo polizia municipale e maestre. In più diamo il reddito a chi è rimasto senza lavoro e attraverso un patto lo aiutiamo a inserirsi nella nostra società. Lo facciamo – ha concluso – nonostante Renzi ci abbia tagliato i fondi”.
La Valente ha controreplicato: “Il sindaco dei prossimi 30 giorni continua a chiacchierare. Sul reddito di cittadinanza annunciato in maniera così roboante, tipicamente alla de Magistris, abbiamo posto una domanda precisa: quale capitolo del bilancio intende utilizzare per dare copertura economica alla delibera di giunta? Se ha i soldi a disposizione perché non approva un provvedimento amministrativo vero, esecutivo, concreto? In buona sostanza il bilancio di cui parla – ha aggiunto la Valente – è carta straccia, come le sue promesse. Lui – ha concluso – non ha prodotto uno straccio di risultato che sia uno, non un bilancio da presentare ai napoletani dopo 5 anni. Queste sono le cose di cui deve rispondere. Il resto è campagna elettorale fatta con le chiacchiere e con la gelatina nei capelli”