Graziano (Pd): no a processi mediatici, avviso di garanzia non è condanna

Polemica innescata dai consiglieri del Movimento 5 stelle che hanno abbandonato l’aula al rientro di Graziano dopo tre mesi dal suo coinvolgimento in una indagine sulla camorra dei Casalesi

Stefano.GrazianoNapoli – “Di fronte a quanto accaduto oggi in aula non posso non ribadire che nel nostro paese si è innocenti fino al terzo grado di giudizio. Non posso non sottolineare che ricevere un avviso di garanzia non può essere equiparato ad una sentenza di condanna o ad un attestato di colpevolezza ma è, appunto, uno strumento posto a tutela dell’indagato durante la delicata fase delle indagini”.

Lo dichiara in una nota il consigliere regionale della Campania Stefano Graziano – riferendosi al M5s che ha abbandonato l’aula del Consiglio regionale al suo ritorno in aula, vai all’articolo – che aggiunge: “Ho preferito essere ascoltato dai pubblici ministeri non per attendere che la vicenda cadesse nel dimenticatoio ma perché ho grande rispetto per il lavoro della magistratura e per le istituzioni”. “E’ una polemica strumentale perché già nelle scorse settimane ho partecipato a sedute di commissioni. Ringrazio i colleghi che hanno preso la parola come segno di solidarietà nei miei confronti e contro i processi mediatici”, conclude Graziano.

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