Secondo il primo cittadino di Napoli, il trasferimento di tanti docenti al Nord, è la dimostrazione che la sicurezza “non sia una priorità” del Governo
“I docenti meridionali costretti a trasferirsi al Nord? Dei deportati”. Lo ha affermato il sindaco di Napoli Luigi de Magistris, durante un’intervista a Radio CRC. Deportazione è il termine scelto da de Magistris per definire il fenomeno migratorio nella scuola, creato da Sud verso Nord dalla contestatissima legge di riforma del sistema scolastico voluta dal Governo Renzi (vai all’articolo).
“Abbiamo assistito – ha detto il sindaco – alla deportazione di migliaia di insegnanti meridionali che si sarebbero potuti utilizzare, per esempio, per fare le scuole il pomeriggio. Gli insegnanti potrebbero essere impiegati – ha sottolineato – per fare il tempo pieno e rafforzare l’offerta scolastica nelle periferie”. Da qui l’idea di de Magistris che per il Governo il tema dell’ordine pubblico e della sicurezza in città “non sia una priorità”.