Il sindaco di Napoli interviene con un tweet sul caso dell’ospedale di Nola. Bonavitacola, vicepresidente della Regione Campania, non la prende bene: “Irresponsabile attacco al Presidente della Regione”
Napoli, 10 gennaio – “Il presidente De Luca mesi fa aveva detto: mai più barelle in ospedali Campania. È stato di parola: via barelle e i malati tutti giù per terra”. Così in un tweet il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, sul caso dell’ospedale di Nola dove alcuni pazienti sono stati curati a terra per mancanza di barelle e posti letto (vai all’articolo).
Parole che non sono piaciute al vicepresidente della Regione Campania, Fulvio Bonavitacola. “Leggo una dichiarazione del sindaco di Napoli di irresponsabile attacco personale al Presidente della Regione. Si utilizzano a tale scopo – ha affermato Bonavitacola –, in modo volgare, i gravissimi fatti accaduti presso l’ospedale di Nola. Ci sarebbero valide ragioni per ignorarlo. E invero, di ignoranza dei fatti e di mancanza totale di sensibilità rispetto a problemi seri, davvero non si avverte il bisogno”.
Per il vicepresidente, forse dimenticandosi per un attimo delle parole sulla sanità privata pronunciate da De Luca al famoso incontro con i sindaci per il Sì al referendum (vai all’articolo) e della relativa inchiesta in corso (vai all’articolo), l’amministrazione regionale “sta affrontando l’eredità drammatica di malgoverno, disorganizzazione e clientela politica, ed ha avviato un rinnovamento profondo e percepibile da tutte le persone serie, del comparto sanità. E c’è chi pensa di coprire la propria nullità amministrativa – ha concluso – con disdicevole ironia”.
A parte il tweet, quest’oggi de Magistris in una nota ha anche chiesto alla Regione di non chiudere il Centro Trapianti Pediatrico del Monaldi. “Pur non avendo, come amministrazione comunale, alcuna competenza a riguardo – ha affermato il sindaco –, non possiamo che, come avvenuto già altre volte in passato, farci portavoce dei cittadini affinché questo pericolo sia scongiurato. La chiusura del centro Trapianti del Monaldi rappresenterebbe infatti un danno enorme per tanti bambini napoletani che da tempo sono in lista di attesa per un trapianto che, in molti casi, rappresenta una vera e propria operazione salvavita”.
“Questa notizia – ha concluso –, se confermata, si aggiunge ai recenti ridimensionamenti annunciati ed in alcuni casi già attuati di presidi di salute pubblica, come per esempio presso il San Gennaro alla Sanità, l’Annunziata a Forcella, il Loreto Mare”.