Il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, dopo che il Consiglio regionale non è riuscito ad affrontare la sfiducia politica nei confronti dei commissari di Governo alla sanità, ha fatto sapere che questa verrà discussa nel corso della prossima seduta
Napoli, 31 gennaio – “La bocciatura di Polimeni e del suo vice D’Amario è solo rinviata, la sfiducia ai due commissari di Governo per la Sanità sarà discussa nella prossima seduta del Consiglio regionale”. Lo ha dichiarato il Capogruppo di Campania Libera, Psi e Davvero Verdi, Francesco Emilio Borrelli, promotore di un ordine del giorno “per sfiduciare i commissari esterni”.
“Chiediamo – ha aggiunto – al ministro Lorenzin di rispettare la legge e nominare De Luca al loro posto, facendo risparmiare alla Campania oltre 400mila euro, che ora stiamo pagando per gli stipendi e le spese di Polimeni e del suo vice. Nella prossima seduta presenteremo una versione aggiornata e condivisa da tutta la maggioranza e dalla Giunta”.
“Ci auguriamo – ha proseguito – di non arrivare al voto nel prossimo Consiglio e che il ministro Lorenzin decida prima di revocare l’incarico ai commissari restituendo ai campani il diritto di poter giudicare il lavoro di chi gestisce la sanità nella nostra regione. La sanità campana non può continuare a vivere nell’ambiguità e nell’incertezza, soprattutto non può essere nelle mani di persone che – ha concluso – nulla hanno a che fare con la Campania e sulle quali i cittadini non possono dare giudizi politici”.
Qualora i commissari di governo alla sanità campana fossero sfiduciati, come si augura Borrelli, ovviamente potrebbe non esserci alcun ripensamento da parte della Lorenzin. La sfiducia a Polimeni e D’Amario sarebbe infatti un atto simbolico, cosa ben chiara anche a De Luca, che qualche giorno fa disse: “Non c’è l’appropriatezza istituzionale, i due commissari non sono ministri. Noi non siamo il parlamento. La mozione di sfiducia si fa al governo”.
Lo stesso De Luca, che non vede assolutamente di buon occhio i commissari alla sanità, aggiunse: “La nostra battaglia terminerà quando commissari e subcommissari se ne andranno a casa. La nuova legge va rispettata e vanno trasferite competenze, tempo da perdere non ne abbiamo. La Campania non intende più pagare con risorse dei cittadini i due signori che percepiscono uno 9600 euro netti al mese, l’altro 8400 euro netti al mese. Neanche il presidente degli USA ha questi livelli retributivi per venire in Campania un giorno e mezzo. Figure inutili e dannose che creano intralci e confusione. Abbiamo richiamato il governo e il ministero a trasferire le competenze a istituzioni democraticamente elette” (vai all’articolo).