#VentiRighe – Il papa scomodo

C’era da aspettarselo, era facile pronosticare che i nemici interni di Papa Francesco sarebbero andati all’attacco delle sue riforme

La capitale si è svegliata con una sgradevole sorpresa e la rabbia di non poter incolpare i responsabili. Sui muri, nel centro vitale di Roma, nottetempo ignoti hanno affisso un manifesto che mostra papa Bergoglio con un’espressione opposta a quella abituale di serenità. Il suo volto nell’immagine che correda la scritta è di forte perplessità.

Il sospetto che dietro all’anonimato degli autori si nasconda la quota del clero più reazionaria e conservatrice è avvalorato dal testo che gli addebita di aver commissariato Congregazioni, rimosso sacerdoti, decapitato l’Ordine di Malta e i Francescani dell’Immacolata, ignorato i Cardinali. Manca la firma, ma si può supporre che dietro l’attacco al pontefice vi sia l’establishment di uomini della Chiesa contrari alla pulizia morale di papa Francesco, alla sua inedita e rigorosa sobrietà sconosciuta al clero, alle epurazioni di pedofili, di responsabili  dello scandalo Ior, degli oppositori della mano tesa ai divorziati, agli omosessuali, agli immigrati.

Chi volesse scoprire da che pulpito è partito l’input a discreditare il papa può farlo e la strategia investigativa è tra tante la ricerca della tipografia che ha stampato il manifesto: su mandato di esponenti del Vaticano?

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