Bassolino: “Il Pd a Napoli si è quasi suicidato. Dico quasi suicidato perché sono ottimista”

L’ex sindaco di Napoli e governatore della Campania: “Lo so che a Roma ci sono mille problemi, ma non ci si può trincerare dietro il silenzio”

Napoli, 20 febbraio – “Essendo tra i fondatori del Pd ho il dovere di essere meno pessimista e pertanto ho preferito dire che il Pd a Napoli si è quasi suicidato. Ecco, uso il quasi come parola di speranza e di lotta per il futuro. Dalle Elezioni comunali ho percepito nettamente il superamento di ogni limite”. Lo ha affermato l’ex sindaco di Napoli e governatore della Campania, Antonio Bassolino, durante un’intervista al Corriere del Mezzogiorno.

“Lo so che a Roma ci sono mille problemi – ha aggiunto –. Ma non ci si può trincerare dietro il silenzio. Ciò che accade qui a Napoli è anche conseguenza dei mancati interventi del partito nazionale. Non solo io, tanti autorevoli commentatori hanno chiesto che fossero assunte decisioni forti. Ma la connivenza è stata piuttosto ampia a difesa dello status quo”.

Riferendosi al caso delle monete distribuite davanti ai seggi allestiti per votare il candidato sindaco alle primarie del centrosinistra (vai all’articolo), Bassolino ha affermato: “Nove mesi fa dissi che il Pd si trovava sull’orlo di un precipizio politico e morale, che bisognava stare attenti, invece si è precipitati in un burrone. Nove mesi fa si doveva procedere al commissariamento del partito, all’azzeramento del tesseramento e rivolgersi a forze esterne, ad elettori del Pd, a personalità vicine al partito che potessero essere garanti di un percorso di trasparenza e di rilancio”.

Invece, ha sottolineato Bassolino, “nell’unica riunione convocata dopo il disastro delle elezioni di Napoli qualcuno ha persino chiesto il numero legale per evitare che si svolgesse un confronto. E nel corso dell’ultima assemblea provinciale si è tornati a chiedere il numero legale, tanto che sono stato costretto a replicare che la riunione, se rinviata, l’avrei fatta lo stesso con chi fosse rimasto”.

Sulle dispute interne al partito tra renziani e minoranza, Bassolino ha detto: “Vengono prima i problemi dell’Italia, del Sud e di Napoli. Poi quelli del partito, poiché solo così il Pd può avere un ruolo da svolgere”.

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