Il Patto per Napoli è stata la promessa del centrosinistra che ha convinto l’ex rettore ed ex ministro Gaetano Manfredi a candidarsi a sindaco, una promessa per ora disattesa
“Patto per Napoli? Io sono fiducioso anche se è una partita complessa che richiede anche interventi normativi che hanno una certa complessità. È chiaro che in queste condizioni la città è paralizzata. Non solo sulla moltitudine di attività da mettere in campo e sui servizi da garantire, ma anche sul fronte del personale necessario a riattivare la macchina comunale”. Così il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, circa la mancanza di una norma in legge di bilancio che scongiuri il dissesto del Comune. Eppure il Patto per Napoli (vai all’articolo) è stata la promessa del centrosinistra per convincere l’ex rettore ed ex ministro a candidarsi a sindaco.
Una promessa per ora disattesa anche se ci sarà tempo fino a dicembre, mese in cui dovrà essere approvata la legge di bilancio, per provare a far quadrare i conti e portare a casa il risultato. A stonare è però l’atteggiamento del Governo, che ha pensato di aumentare e in alcuni casi raddoppiare lo stipendio a sindaci, vicesindaci, assessori e presidenti dei Consigli comunali, al posto di stanziare risorse importanti (finora previsti solo 100 milioni, ndr) per i Comuni più in difficoltà. Una decisione sicuramente impopolare e che forse andava rinviata a fronte di cose più urgenti.