Il governatore: “A volte ho la sensazione che a Roma pensano di cancellare il Covid rompendo il termometro, ma non è così”. Il consigliere regionale della Lega Severino Nappi: “L’uso della mascherina all’aperto annunciato dal governatore, rappresenta soltanto l’ennesimo capitolo della saga dell’uomo solo al comando”
“Non andate di fretta. Terremo, in Campania, l’obbligo delle mascherine. Non è un grande sacrificio. In Campania noi saremo più prudenti che nel resto d’Italia. A volte ho la sensazione che a Roma pensano di cancellare il Covid rompendo il termometro ma non è così. Bisogna essere estremamente prudenti”. A dirlo il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, parlando della possibilità che il Governo decida di non prorogare l’ordinanza sulle mascherine all’aperto, che scade il 10 febbraio.
“Teniamo la mascherina qualche settimana in più in Campania, così stiamo più tranquilli – prosegue il governatore –. Superiamo almeno questo periodo di feste con San Valentino e Carnevale. Almeno per il mese di febbraio continuiamo a mantenere le mascherine. Cerchiamo di arrivare alla fine dell’emergenza che è prevista in Italia per la fine del mese di marzo. Ma teniamoci prudenti perché la Campania è la regione con la più alta densità abitativa d’Italia e quindi cerchiamo di avere un poco di prudenza in più. Abbiamo già fatto un miracolo per la gestione di questa ondata di epidemia perché – sottolinea De Luca – abbiamo 15mila dipendenti in meno nella sanità pubblica campana dopo i dieci anni di commissariamento”.
Una decisione che vede nettamente contrario Severino Nappi, consigliere regionale della Lega. “De Luca scende ancora una volta in campo come un Don Chisciotte alla guerra inutile, e prova a nascondere il fallimento della gestione del contrasto alla pandemia in Campania anche dietro la mascherina”, afferma Nappi. “Bisogna usare cautela per evitare il contagio, specie in occasione di eventi in cui possono verificarsi assembramenti, ma – aggiunge – l’obbligo indiscriminato dell’uso della mascherina all’aperto annunciato dal governatore, rappresenta soltanto l’ennesimo capitolo della saga dell’uomo solo al comando, che deve andare sempre contro tutto e tutti, e nel caso contro disposizioni del Governo”.