“Sottratti 13,5 miliardi di euro alle infrastrutture sui territori, non potremmo fare quello che avevamo pensato di fare”, afferma il sindaco di Napoli. Il governatore della Campania torna ad attaccare il ministro Fitto: “In confusione, l’unica cosa chiara sono i tagli al Sud”
“Sono rimasto veramente molto colpito da questa decisione, che non era stata neanche negoziata con i Comuni, di uno spostamento di risorse su progetti su cui già sono state fatte le gare, con molti cantieri già aperti, con la giustificazione che non si finivano le opere in tempo quando poi, mentre queste opere erano cominciate, le altre su cui si sono spostati i soldi non si sono neanche pensate”. A dirlo il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, in riferimento alla revisione del Pnrr. “C’è anche questa idea di spostare questi finanziamenti sui fondi sviluppo e coesione, che erano risorse che sarebbero andate ai territori. In realtà – aggiunge Manfredi – significa sottrarre 13,5 miliardi di euro alla necessità dei cittadini e alle infrastrutture sui territori, recupero urbano, efficientamento energetico, per destinarle ad altro. Una scelta che non mi trova assolutamente d’accordo”.
Il primo cittadino ricorda che tra i progetti a rischio ci sono quelli riguardanti “Restart Scampia e Taverna del Ferro”. “Due interventi – spiega – di cui abbiamo già fatto i progetti, sono state assegnate le gare, partiranno i lavori dopo l’estate e sono assolutamente in linea con i tempi e i requisiti del Pnrr. Per me è incomprensibile che vengano spostati su altri fondi che sarebbero lo stesso dovuti arrivare ai Comuni. Significa che noi non potremo fare quello che avevamo pensato di fare”.
Anche il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, è tornato a criticare il governo sulla gestione del Pnrr. “È un anno che assistiamo ad annunci sulle modifiche al Pnrr da ricontrattare con la Ue. Ebbene, dopo un anno abbiamo una proposta di modifica che prevede il taglio di 16 miliardi di euro con l’eliminazione di opere nel campo dell’assetto idrogeologico e della viabilità che per il governo non si realizzeranno entro il 2026”, afferma De Luca durante la consueta diretta del venerdì sui social.
“Vi è poi – prosegue – un’altra decisione gravissima dal mio punto di vista: togliere risorse alla medicina territoriale. Il governo ha deciso senza nessun confronto con le Regioni, e senza nessuna valutazione di merito, di tagliare 450 case di comunità e un centinaio di ospedali che andavano realizzati. Premesso che ci troviamo di fronte a una decisione gravissima, la Campania è la regione che avrebbe dovuto realizzare più case di comunità e adesso siamo di fronte a una decisione del governo che ci taglia di una cinquantina di unità il numero delle case di comunità da realizzare”. “Come si è giustificato il governo? Che si troveranno i soldi da altri capitoli finanziari, dal fondo di Sviluppo e Coesione, cioè – sottolinea il governatore – da risorse destinate al Sud e all’edilizia ospedaliera che vengono tagliate per essere spalmate sul piano nazionale, dunque non al Sud. Dunque è una prima rapina clamorosa di risorse destinate al Mezzogiorno”.
“Fitto fa questa bella scoperta: siccome non siamo in grado di utilizzare i fondi europei prendiamo i fondi già destinati all’edilizia ospedaliera. In sostanza Fitto ci dice che quei fondi saranno presi da quelli destinati alle case di comunità, per cui invece di utilizzare i fondi europei per le case di comunità utilizziamo i fondi destinati al Sud. Tutto questo è sconvolgente – è l’accusa del governatore –. Appare chiara la confusione generale nella gestione della materia da parte del ministro Fitto e l’unica cosa chiara sono i tagli al Sud. Ma attenzione non è finita l’avventura di Fitto perché nulla é definito perché tutto deve essere approvato dall’Ue. È sconvolgente, un disastro di proporzioni inimmaginabili”.
De Luca punta il dito anche contro le opposizioni perché “le performance di qualche ministro di questo fantastico governo sono accompagnate da prestazioni altrettanto fantastiche da parte del grosso dell’opposizione del nostro Paese. Speriamo di non dover commentare altri disastri almeno da qui a Ferragosto”.