Fondo Sviluppo e Coesione, il ministro Fitto: “Scontro con De Luca? Non mi interessa”

Il Ministro per gli Affari Europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il Pnrr è intervenuto in collegamento video a un convegno sulle politiche industriali nel Mezzogiorno organizzato a Napoli dalla Cgil

“Non ho nessun interesse e motivo ad alimentare e immaginare uno scontro che forse ha l’interesse di evitare di parlare del merito delle questioni. Gli scontri si fanno in due e a me non interessa fare questo. Non troverete mai una dichiarazione mia in questa direzione. Ognuno si presenta e parla per quello che ritiene di dover dire e con i termini che ritiene di dover utilizzare. È evidente che se noi abbiamo definito un percorso con 17 Regioni e lo stiamo definendo con le altre non c’è un problema da parte del Governo ed è evidente che l’approccio del Governo, che è sempre lo stesso, sta trovando con quasi tutte le Regioni un dialogo e un rapporto proficuo dal punto di vista della collaborazione”. A dirlo il ministro per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di coesione e il Pnrr, Raffaele Fitto, in merito agli attacchi degli ultimi mesi del governatore della Campania Vincenzo De Luca per la mancata erogazione del Fondo Sviluppo e Coesione (vai all’articolo). Il ministro, parlando in collegamento video al convegno Le politiche industriali per lo sviluppo del Mezzogiorno organizzato dalla Cgil a Napoli, ha aggiunto: “C’è bisogno di un confronto civile, utile e costruttivo, che per quanto mi riguarda è fondamentale ed è alla base del lavoro che stiamo portando avanti con tutte le Regioni. Mi auguro che nei prossimi giorni, nei prossimi mesi, si definisca anche con le quattro Regioni con le quali stiamo lavorando all’intesa che porta a un accordo sulla base degli obiettivi condivisi comunemente e sulla base del lavoro che è stato portato avanti con tutte le Regioni italiane”.

Con la Campania – ha spiegato Fitto – esiste un percorso analogo a quello di tutte le altre Regioni italiane. Quindi mi auguro che ci sia lo stesso identico approccio che hanno avuto tutte le altre Regioni italiane anche da parte della Campania. Da parte del governo l’approccio è sempre lo stesso. Non posso che confermarlo e dire che il lavoro che noi portiamo avanti è assolutamente istituzionale, nel pieno rispetto dei ruoli e soprattutto delle istituzioni. Non mi permetterei mai di utilizzare espressioni offensive nei confronti di chiunque, figuriamoci nel confronto delle istituzioni. Ne ho così tanto rispetto che non potrei mai farlo e, quindi, anche e soprattutto nei confronti di tutte le Regioni italiane a partire dalla Campania, il mio rispetto istituzionale è assoluto”.

“In Italia siamo convinti che le risorse della coesione siano per sempre ma non è così. Stiamo lavorando in questi mesi ai temi dell’allargamento a livello europeo e questo comporterà una rivisitazione delle modalità dell’utilizzo delle risorse della coesione. Quest’idea alla quale il nostro sistema istituzionale si è assuefatto – avverte il ministro – cioè di utilizzare le risorse europee della coesione come una sorta di spesa corrente, è un’idea che non solo non produce risultati, ma rischia di creare un danno”. “Quando non dovesse esserci quella disponibilità finanziaria – ricorda Fitto – ci troveremmo di fronte a una situazione drammaticamente difficile, perché non avremmo la possibilità di continuare nemmeno con un meccanismo che non è positivo. Nei prossimi giorni – annuncia il ministro – presenteremo un provvedimento di legge, una nuova milestone concordata nel Pnrr, che metterà in sinergia le risorse della coesione con quelle del Pnrr, proprio per avere una visione comune e immaginare le principali fonti di finanziamento e accompagnare in modo unitario, evitando sovrapposizioni tra diversi programmi”.

“Sulla questione dei fondi di Sviluppo e Coesione la Regione Campania ha fatto tutto quello che c’era da fare, abbiamo chiarito tutte le stupidaggini sui livelli di spesa, e dunque credo ci siano le condizioni per firmare l’accordo anche con noi, ci auguriamo entro le due settimane indicate dalla decisione del Tar”, ha affermato De Luca rispondendo a distanza durante il consueto monologo sui social del venerdì. “ Siamo di gran lunga avanti a Regioni che hanno già firmato gli accordi – ha sottolineato il governatore –. Il problema non è la capacità di spesa ma altro. Abbiamo sviluppato un dialogo con il ministero già da un un anno, da marzo dello scorso anno. Abbiamo fornito le integrazioni che ci sono state chieste, cose inimmaginabili. Non dipende dal colore dei governi perché quando c’era al governo Berlusconi il rapporto era enormemente più fluido e rapido. Nell’attuale situazione, invece, rischiamo di perdere tre anni di tempo senza aprire un cantiere, abbiamo fatto tutto quello che ci è stato chiesto e dunque credo ci siano le condizioni per firmare l’accordo con la Campania”.

“Siccome si chiamano fondi di sviluppo e coesione la prima Regione con cui fare l’accordo era la Campania per ragioni oggettive e di dignità politica. Così non è stato. La Campania e De Luca – ha concluso – hanno combattuto per la dignità di Napoli e della Campania. Ora ci auguriamo si firmi l’accordo entro due settimane altrimenti prenderemo altre decisioni”.

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