Il 15 gennaio, l’organizzazione internazionale no-profit Wikimedia Foundation, madre di Wikipedia, ha lanciato in rete Wikivoyage. “Un progetto che ha come obiettivo la creazione di una guida turistica mondiale aggiornabile, affidabile e dal contenuto libero, scritta da wikivoyager volontari provenienti da diverse parti del mondo. Il nome è composto dalle parole “Wiki” (software che permette a qualsiasi utente di modificare il testo) e “Voyage”, termine francese che indica il viaggio. Il nuovo sito, operativo in versione beta, è una guida on line gratuita e segue la stessa condotta partecipativa di Wikipedia consentendo ai “viaggiatori” di implementarne i contenuti. Attualmente, gli articoli disponibili sono oltre 50mila e le pagine sono fruibili in inglese, olandese, francese, tedesco, italiano, russo, portoghese, spagnolo e svedese.
“C’è una grande richiesta globale per le informazioni di viaggio, ma pochissime fonti sono complete senza essere commerciali. Questo sta per cambiare”, ha detto Sue Gardner, direttore esecutivo della Fondazione Wikimedia nel comunicato pubblicato il giorno del debutto ufficiale. Secondo Stefan Fussan, presidente del consiglio di amministrazione dell’Associazione Wikivoyage, “Il sito, ha lo scopo di promuovere l’educazione e la conoscenza di tutti i Paesi del mondo, così come la comprensione tra le nazioni.” Sarà fondamentale informare con notizie realistiche e pratiche nell’ambito dei viaggi. Per questo, agli editori, gli utenti e le aziende è richiesto di non utilizzare il sito per informazioni pubblicitarie e promozionali.
Ma Wikivoyage troverà il suo spazio affiancandosi ai grandi protagonisti del settore come TripAdvisor o Lonely Planet? Secondo Peter Fitzgerald, amministratore di Wikivoyage, considerata la vastità dell’argomento, c’è ancora bisogno di lavorare dato che la copertura del sito è ancora bassa. Ma c’è da dire che già si trovano informazioni aggiornate e nuove che non sono reperibili neanche nelle guide turistiche.