A spasso per Napoli. Al via l’Educational tour dedicato a dodici tour operator statunitensi.

Turismo NapoliNapoli, 23 gennaio. È iniziato l’Educational tour promosso ed organizzato dall’Assessorato alla cultura e al turismo del Comune di Napoli rappresentato dall’Assessore Antonella Di Nocera. Sono dodici i tour operator americani che, accompagnati da giornalisti della stessa nazionalità, specializzati nel settore turismo, visiteranno Napoli dal 23 al 26 gennaio.

Il lungo lavoro organizzativo, sfociato poi nell’invito dei tour operator statunitensi, nasce in occasione dello scorso TTG, la Fiera del turismo di Rimini dove, l’Assessore Di Nocera, ha gettato solide basi per una collaborazione mirata alla promozione di Napoli come realtà turistica in grado di offrire un’offerta varia e completa. L’operazione, come riporta il comunicato stampa della Giunta, “È stata coordinata dall’Assessorato alla cultura e al turismo senza alcun onere finanziario per il Comune, soprattutto grazie alla disponibilità degli operatori turistici locali che hanno messo a disposizione degli operatori americani i loro servizi a titolo promozionale. Agli ospiti è stato riservato un fitto programma di iniziative”.

I tour operator, mercoledì 23 gennaio, sono stati accolti a Palazzo San Giacomo dove, dopo i saluti del sindaco Luigi de Magistris è stato proiettato un video-spot realizzato proprio in occasione della visita.

Il programma dell’Educational tour, efficace forma di promozione in grado di far vivere un’esperienza diretta e profonda alla scoperta del territorio, “proseguirà con la visita, con guide anglofone, ai siti museali e monumentali più rappresentativi della città, visitando, tra l’altro, il centro storico e quello antico, il lungomare liberato, le colline del Vomero e di Posillipo, oltre a molte delle strutture ricettive cittadine. Il programma prevede, al termine della tre giorni, un importante momento di incontro tra gli operatori stranieri e quelli della città durante il quale è prevista una degustazione delle specialità eno-gastronomiche locali”.

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