Il 13 marzo scorso, Ciro De Leo, amministratore della Sma Campania, la società regionale che si occupa di antincendio boschivo e bonifiche, ha annunciato che la società verrà impiegata per difendere la “Terra dei Fuochi” (area della provincia di Napoli compresa tra i Comuni di Qualiano, Villaricca e Giugliano caratterizzata dallo sversamento illegale di rifiuti, anche tossici – ndr) contro gli sversamenti dei rifiuti illeciti: “Utilizzeremo anche un sistema satellitare che ci consentirà di avere a disposizione immagini aggiornate ogni settimana, in questo modo renderemo la vita difficile a chi si arricchisce avvelenando l’ambiente”.
La Terra dei Fuochi non sarà più vittima degli sversamenti illeciti dei rifiuti tossici nella totale indifferenza di chi, già da tempo, avrebbe dovuto predisporre la necessaria vigilanza, ma sarà sorvegliata con sentinelle e telecamere allo scopo di individuare i responsabili di tanto scempio, per proteggerla e salvarla dai roghi di rifiuti industriali illegalmente abbandonati. I fuochi vengono appiccati principalmente di notte, per cancellare le tracce della provenienza dei rifiuti, e provocano colonne di fumo nero visibili anche a chilometri di distanza, vista l ‘entità dei roghi.
Il via libera ai sette progetti di intervento è garantito dal finanziamento di circa 50 milioni di euro in tre anni, autorizzato dal ministro Fabrizio Barca, in merito al Piano di azione e coesione. L’intervento nella Terra dei Fuochi partirà certamente prima dell’estate con un investimento di 7 milioni, restituendo la speranza di riappropriarsi della bellezza del territorio ai cittadini del luogo e dell’intera regione Campania, la regione in cui c’è la più alta percentuale di morte da tumore e la minore aspettativa di vita rispetto alle altre regioni italiane.
La Sma Campania traccerà anche una mappa delle aree a rischio diossina, con l’individuazione di tutti i siti di stoccaggio illegale dei rifiuti, vere discariche a cielo aperte, usate e gestite dalla camorra per smaltire gli scarti industriali delle aziende che operano a nero, evadono il fisco eludendo i controlli sullo smaltimento.
La decisione di avvalersi della Sma Campania, per il controllo e per la prevenzione dei roghi tossici nella Terra dei Fuochi, è spiegata dalla stessa società in una nota: “A breve la Regione Campania approverà le modifiche statutarie che trasformeranno l’azienda in Società in house della Regione. Anche la stessa missione aziendale sarà ampliata, infatti oltre al servizio di Antincendio Boschivo si opererà nel campo dell’assetto idrogeologico e il monitoraggio del territorio, di particolare rilievo l’intervento sulla piaga degli svernamenti abusivi e dei roghi tossici”.