Il segretario regionale del Partito Democratico, Assunta Tartaglione, è intervenuta alla direzione regionale del partito e ha pronunciato parole dure contro la deputata e consigliera comunale a Napoli, Valeria Valente
Napoli, 4 marzo – “Casi come Listopoli sono un regalo a de Magistris, le scuse non bastano, bisognava fare un passo indietro”. Lo ha affermato la segretaria regionale del Partito Democratico, Assunta Tartaglione, durante il suo intervento alla direzione regionale del partito, riferendosi al caso dei candidati a loro insaputa alle elezioni Comunali di Napoli inseriti nella lista Napoli Vale, sul quale indaga la Procura di Napoli. Al momento sono indagati Gennaro Mola (compagno della Valente, ndr), l’ex diessino Renato Vardaro e il consigliere comunale Pd Salvatore Madonna. Visto che quest’ultimo si è autosospeso dal partito, la Tartaglione pur senza fare il suo nome, lo ha elogiato: “Bene chi ha deciso con responsabilità di fare un passo indietro un momento dopo aver appreso di essere coinvolto nell’indagine”.
“Accarezzare l’idea di far passare la bufera scaricando tutto su un capro espiatorio non è solo da irresponsabili, ma denota uno scarso attaccamento al partito”, ha aggiunto la Tartaglione tornando a riferirsi alla Valente. “Dico questo perché – ha proseguito – casi come Listopoli compromettono seriamente l’efficacia della nostra azione politica nella città di Napoli. Dico questo perché sono stanca dell’ennesimo regalo fatto a un sindaco che vive di annunci fatti sulla pelle della gente, che fa lo splendido grazie alle risorse stanziate dal Governo e dalla Regione e due minuti dopo si lamenta perché Napoli sarebbe discriminata dallo stesso Governo e dalla stessa Regione. Un sindaco che si permette di sbeffeggiare l’unico partito che basa la propria vita interna su regole democratiche dopo aver creato una sorta di partito-famiglia, spacciandolo per un movimento rivoluzionario”.
Quanto al caso di tesseramenti irregolari verificatisi a Napoli, Castellammare e Caserta (vai all’articolo), la Tartaglione ha promesso la linea dura. “Ogni singola richiesta di iscrizione – ha detto – verrà vagliata rigorosamente. Saremo inflessibili e non faremo sconti a nessuno. Chi ha sbagliato pagherà: adotteremo provvedimenti definitivi in modo che non possano più nuocere”.
Alla direzione regionale era presente anche Stefano Graziano, consigliere regionale e presidente del Pd campano. Graziano era indagato dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere, ma la stessa Procura la scorsa settimana ha archiviato l’accusa a suo carico per corruzione elettorale (vai all’articolo). “Vogliamo rimarcare la nostra stima e la vicinanza nei confronti di Stefano – ha affermato la Tartaglione –, che ha vissuto mesi difficili a livello personale prima che politico. Lo voglio dire con chiarezza: abbiamo sempre avuto e avremo sempre piena fiducia nella magistratura e la piena assoluzione ci conforta”.
La direzione nella giornata di venerdì ha votato la commissione regionale per il congresso: Michelangelo Ciarcia, Giovanni Cacciano, Raffale Sgueglia, Nicola Landolfi, Marco Villano, Marco De Scisciola, Sossio Farina, Antonio Marrazzo, Enzo Aquino, Paola Vairano, Luca Monsurro. Membri di diritto: Donato Liguori presidente commissione garanzia e Francesca Scarpato (Gd).